L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIA-VIETNAM RICORDA VO NGUYEN GIAP, L’EROE DELLA LIBERAZIONE, A UN ANNO DALLA SUA SCOMPARSA
Sabato 29 novembre alle 14.30, presso la Sala Buozzi della Camera del Lavoro di Milano avrà luogo “Viet Nam, Presente, Passato, Futuro. Omaggio al Generale Giap”, iniziativa promossa dal Comitato lombardo dell’Associazione Nazionale Italia-Viet Nam in collaborazione con il Centro culturale Concetto Marchesi e la Camera del Lavoro di Milano, nella quale verrà presentata in anteprima l’edizione italiana del testo scritto di proprio pugno da Vo Nguyen Giap “General Headquarters in the Spring of Brilliant Victory”, tradotto da Morgan Fortini (Centro di studi vietnamiti) e pubblicato da Edizioni Aurora.
L’evento si propone come spunto per una riflessione sui destini del Paese e del “Generale del popolo”, legati in maniera indissolubile, e sugli scenari che si prospettano per il Viet Nam in seguito alla scomparsa del suo eroe: un momento d’incontro che rivolge uno sguardo critico e ragionato al passato, attraverso il quale si può comprendere il presente e ipotizzare la sua configurazione futura.
Il Viet Nam è oggi tra i principali protagonisti delle relazioni internazionali, grazie alla straordinaria e costante crescita economica e sociale che ha preso avvio sul finire degli anni ’80.
Il disegno del PCV, Partito Comunista Vietnamita, di rinnovare il paradigma socio-culturale e politico-economico del Paese, elaborando un modello di buone pratiche per uno sviluppo sostenibile, oggetto di attenzione e studio da parte della comunità internazionale, deriva e deve molto all’opera di Giap.
La sua figura ha affascinato, e ancora esercita un forte ascendente su studiosi, politici e attivisti, per le gesta, il carisma, l’impegno e perché no, anche per le contraddizioni e le incongruenze che lo caratterizzano.
Prima di essere un rivoluzionario e, in seguito, generale e uomo di partito, Giap è un letterato, confuciano, che ama la poesia e insegna storia. Si avvicina poi al patriottismo e alle dottrine marxiste e leniste, influenzato dalle idee di Phan Boi Chau, Phan Chu Trinh, e in particolare del maestro Ho Chi Minh, fonti d’ispirazione e legittimità della sua azione politica e militare. il Generale abbraccia e traduce la lezione comunista in chiave patriottica, e coniuga la questione nazionale con quella contadina. L’intento è forgiare nella popolazione rurale, tramite un processo di politicizzazione delle campagne, una coscienza nazionale: la consapevolezza di appartenere a un’unica nazione, culturalmente coesa, nonostante le differenze, anche profonde, tra le etnie di cui il popolo vietnamita si compone.
Stratega attento, freddo, austero. Il “vulcano sotto la neve” – nui lua – come viene soprannominato – riesce a formulare e far applicare una dottrina militare originale, legando cultura e arte della guerra. Forte di leve importanti quali il contesto naturale e la conoscenza del territorio, la fedeltà e l’unità dell’esercito regolare e delle forze militari regionali e paramilitari di autodifesa, che costituiscono una base fondamentale dal punto di visto logistico, concepisce una strategia peculiare, “a passi sicuri”: un’offensiva lenta, metodica e di ampio respiro. Talvolta giocano a suo favore anche decisioni tattiche, più repentine, a dimostrazione della sua capacità di adattamento alle nuove situazioni che si presentano nel corso delle battaglie.
Sotto il suo comando, l’esercito dei Viet Minh sconfigge le potenze che hanno invaso il Viet Nam assoggettandolo: le forze giapponesi nel 1945, quelle francesi nel 1954 nella celebre disfatta di Dien Bien Phu, e quelle americane nel 1975, vengono sconfitte e cedono, sorprese e sgomente, all’avanzata delle truppe vietnamite ritirandosi, e permettendo al Paese di completare il progetto di unificazione e liberazione.
La vita politica di Giap continua intensa fino ai giorni nostri. Vice primo ministro, ministro della difesa e comandante in capo dagli anni Cinquanta al 1980; ministro per la scienza e la tecnologia fino al 1991, il Generale mantiene vivida lucidità e forza che non manca di mostrare in più occasioni: tra queste, di forte impatto è il suo monito durante il X Congresso del Partito, nel 2007, contro la corruzione della nomenklatura di allora.
Si spegne all’età di 102 anni il 4 ottobre 2013, dopo aver condotto il Viet Nam alla libertà e all’autoaffermazione, assistito alla ridefinizione dell’assetto sociale ed economico e alla partecipazione in prima linea ai dispiegamenti politici internazionali del Paese, con la consapevolezza che il suo contributo non è limitato alla storia vietnamita ma ha carattere universale: è espressione della storia senza tempo della resistenza e la lotta per la realizzazione di un sogno di pace e indipendenza.
La manifestazione vede l’intervento, tra gli altri, di S.E. l’Ambasciatore della Repubblica Socialista del Viet Nam Nguyen Hoang Long, della Console Onoraria Sandra Maria Scagliotti e del Presidente dell’Associazione Nazionale Italia-Viet Nam Sen. Fausto Cò. La moderazione e il coordinamento sono affidati al Segretario del comitato regionale della Lombardia dell’Associazione Nazionale Italia-Viet Nam Roberto Cocevari.
Ad arricchire il programma della giornata, l’Associazione “Secondo Maggio” terrà alle 17.30, presso l’Auditorium Di Vittorio, il concerto jazz “Suonare il suono” che accompagnerà e concluderà il convegno.
Maggiori dettagli sulla pagina Facebook ufficiale dell’Associazione Nazionale Italia-Viet Nam.
Per approfondimenti, sono disponibili presso il Centro di studi vietnamiti – Biblioteca Enrica Collotti Pischel i due testi da cui sono state tratte le informazioni per questo comunicato: Luciano Canfora e Tommaso De Lorenzis (a cura di), “Masse armate ed esercito regolare”, di Vo Nguyen Giap, Sandro Teti Editore, collana Historos, Roma 2011; e “Vo Nguyen Giap. Generale del Popolo”, Mekong – notizie dal fiume, n.2-2008, Torino Autunno-Inverno 2008.