I Geoparchi Mondiali UNESCO sono aree naturali di particolare interesse geologico cui l’UNESCO assegna un riconoscimento, inserendoli in un’apposita Rete internazionale. Istituito ufficialmente nel 2015, il programma dei Geoparchi Mondiali UNESCO si è arricchito nel tempo di nuovi territori. Il Vietnam conta tre geoparchi iscritti all’iniziativa UNESCO Global Geoparks il cui interesse non è solo geologico, ma anche archeologico, naturalistico e storico-culturale. In questo articolo, ti mostriamo quali sono i geoparchi del Vietnam e quali sono le loro spettacolari caratteristiche.
Guida ai geoparchi del Vietnam: il Geoparco di Dak Nong
Tra i geoparchi del Vietnam, questo è quello istituito più di recente. Situato nella provincia di Dak Nong, negli altopiani centrali del Vietnam, il geoparco ha un passato che risale a 200-165 milioni di anni fa, quando l’area faceva parte dell’antico supercontinente del Gondwana. L’attività vulcanica geologicamente più recente (cioè di decine di migliaia di anni fa) l’ha dotata di spettacolari crateri e maestose cascate. L’area comprende il più vasto sistema di centinaia di magnifiche grotte vulcaniche del sud-est asiatico.
Con i suoi quasi quaranta isolotti che affiorano dall’acqua calma, il lago Ta Dung è soprannominato “Baia di Ha Long degli altopiani centrali”.
Le cascate di Lieng Nung, D’ray Sap, Trinh Nu, Gia Long sono maestose e spettacolari, così come i parchi nazionali di Ta Dung e di Yok Don.
Dak Nong era originariamente abitata da tre popolazioni indigene, ovvero gli M’Nong, i Ma e gli Ede. A seguito di un afflusso di di altre minoranze alla fine degli anni Settanta, oggi l’area è diventata dimora di oltre 40 gruppi etnici ed ospita una ricca diversità culturale.
Il Geoparco dell’altopiano carsico di Dong Van
Il Geoparco di Dong Van si trova a Ha Giang, una provincia montuosa situata nell’estremo nord del Vietnam. La maggior parte della sua superficie è calcarea ed il suo paesaggio è spettacolare e unico con alte montagne e profondi canyon. La vetta più alta è quella del monte Mieu Vac (1971 metri) mentre la gola più profonda è quella di Tu San (700-800 metri).
Risalente al periodo Cambriano, l’altopiano di Dong Van ha attraversato sette diversi periodi geologici. Sono ancora visibili tracce lasciate in ambito paleontologico, stratigrafico e geomorfologico.
Il Geoparco di Dong Van ospita ha due aree naturali protette. Queste sono ricche di specie di flora e fauna come le conifere, l’orso nero asiatico, il capricorno meridionale (una capra di montagna solitaria) e numerose specie di uccelli.
Inoltre, il Geoparco è l’unico luogo in cui vive la scimmia dal naso camuso del Tonchino. Si tratta di una delle specie di primati più a rischio di estinzione al mondo. Ritenuta estinta, è stata riscoperta all’inizio degli anni Novanta.
All’interno del Geoparco dell’altopiano carsico di Dong Van vivono 17 gruppi etnici del Vietnam, tra cui i Mong, i Dao, i Tay, i Lo Lo e i Nung. Tutti sono attivamente coinvolti nella tutela del patrimonio.
Il Geoparco di Non Nuoc Cao Bang
Situato nei distretti settentrionali e orientali di Cao Bang, una provincia nel nord-est del Vietnam, il Geoparco di Non nuoc Cao Bang copre un’area totale di 3.000 chilometri quadrati. Nell’area sono presenti cinque sistemi fluviali e quarantasette laghi.
Il Geoparco di Non Nuoc Cao Bang è associato alla storia e alla cultura del Vietnam per la presenza di oltre 215 monumenti. Inoltre, l’area comprende una serie di siti turistici come le maestose cascate Ban Gioc, che tracciano un incredibile confine naturale tra il Vietnam e la Cina.
Altri siti turistici sono la grotta Pac Bo, il torrente Le Nin, il lago Thang Hen, la grotta Nguom Ngao, ed il parco nazionale Phia Oac – Phia Den.
Storicamente, il territorio è stato dimora di popolazioni preistoriche oltre 20.000 anni fa ed è stato il centro politico di alcune dinastie feudali. Nella storia attuale, è diventata la culla della rivoluzione del Vietnam.
Oggi circa 250.000 persone vivono nel Geoparco di Non Nuoc Cao Bang, divise in nove differenti gruppi etnici. L’area è famosa per le tradizioni culturali delle popolazioni, tra cui feste, artigianato ed arti popolari.