Molti dei ponti del Vietnam non solo hanno facilitato l’attraversamento di fiumi, canali e finanche montagne, ma sono diventati essi stessi dei luoghi iconici di un determinato territorio e sono visitati ogni anno da moltissimi turisti.

Tra tutti i bei ponti in Vietnam, abbiamo selezionato quelli più notevoli che attraversano diverse regioni del Paese. Da nord a sud, questi ponti raccontano molto sulla cultura e la storia del Vietnam. Dai più antichi, che sono ancora in legno, alle grandi sfide ingegneristiche, ognuno di questi ponti del Vietnam ha una storia unica tutta da raccontare.

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Ponte Thê Húc

Hanoi Vedi su Google Maps >

Il ponte rosso che si trova sul Lago della Spada Restituita è uno dei luoghi più iconici della capitale vietnamita. Si tratta di un piccolo ponte pedonale che collega la riva del lago con il Tempio della Montagna di Giada, che si trova in mezzo allo specchio d’acqua. 

Il nome vietnamita, Cầu Thê Húc, può essere tradotto come Ponte della luce del sole del primo mattino: è infatti rivolto verso est, dove il sole sorge. La sua posizione è anche simbolica della transizione tra il mondo materiale (sulla riva del lago) e il mondo spirituale (il tempio nel lago).

Costruito per la prima volta nel 1865 da Nguyen Van Sieu, ancora oggi mantiene le caratteristiche dell’architettura tradizionale vietnamita nonostante le successive ricostruzioni. L’impalcato del ponte e le ringhiere sono rimaste in legno, mentre le travi ora sono in calcestruzzo. Formato da 32 pilastri disposto in 16 file, oggi il ponte ha una curvatura maggiore rispetto a quello vecchio: una forma molto caratteristica che, insieme al rosso, ad alcuni vietnamiti ricorda un gambero.

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Ponte Long Bien

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Se il ponte rosso chiamato The Huc è il simbolo di un’antica città elegante e affascinante, il ponte Long Bien può essere visto come il simbolo della sua tenacia e del suo coraggio. Oggi quello di Long Bien è solo uno dei tanti ponti che attraversano il fiume Rosso di Hanoi. Tuttavia, è un ponte con un valore storico, architettonico e culturale unico. 

Lungo 2,29 chilometri, il ponte collega il distretto di Hoan Kiem con quello di Long Bien. Il ponte Long Bien fu costruito dal 1989 al 1902 durante l’occupazione francese del paese. Sebbene il ponte sia stato progettato dai francesi, è stato costruito direttamente da lavoratori vietnamiti con materiali da costruzione locali. Ufficialmente inaugurato il 28 febbraio 1902, all’epoca era il secondo ponte di acciaio più lungo al mondo, dopo il ponte di Brooklyn negli Stati Uniti.

Il ponte era il principale collegamento per il trasporto e l’approvvigionamento verso Dien Bien Phu, dove avvenne la battaglia decisiva che mise fine al colonialismo francese.

Gli americani lo bombardarono pesantemente per via della sua posizione strategica: nel 1967 e nel 1972 distrussero molte campate. Tuttavia, alcune parti della struttura originaria sono rimaste intatte fino ad oggi e rendono il ponte di Long Bien una reliquia storica vivente. 

Ancora oggi, infatti, il ponte è attraversato da vietnamiti in motorino (è l’unico ponte di Hanoi dove tutti i motociclisti devono guidare sul lato sinistro) e in mezzo ci passa finanche il treno.

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Ponte del drago bianco

Moc Chau Vedi su Google Maps >

Il ponte Bạch Long, che in vietnamita significa “Drago Bianco”, è stato inaugurato il 30 aprile 2022 negli altopiani settentrionali del Vietnam. Si trova precisamente nella località di Mộc Châu, famosa soprattutto per le colline con le coltivazioni di tè.

Con i suoi 632 metri, questo è il ponte di vetro più lungo del mondo: ha spodestato il ponte di vetro di Zhangjiajie, nella provincia cinese di Hunan, che deteneva il precedente primato mondiale, aggiudicandosi ufficialmente il Guinness World Record

Il ponte è sospeso a circa 150 metri sopra una lussureggiante giungla. La struttura si snoda lungo una parete rocciosa per 290 metri prima di attraversare la valle grazie a un ponte sospeso di 342 m sostenuto da potenti cavi. Il pavimento del ponte, la cui struttura è calibrata per poter contenere fino a 450 persone contemporaneamente, è realizzato con 250 pannelli in vetro temperato rinforzato. È destinato a diventare una delle maggiori attrazioni turistiche della provincia di Sơn La.

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Ponte dorato

Ba Na Hills, Da Nang Vedi su Google Maps >

Tra i tanti ponti del Vietnam che meritano di essere citati, uno che negli ultimi anni ha sicuramente raggiunto la notorietà è questo ponte sorretto da due mani giganti. Il Cầu Vàng è un ponte pedonale di 150 metri che si trova nel resort delle colline di Ba Na, a circa 40 chilometri dalla città di Da Nang, nel Vietnam centrale. 

Dal 2018, anno dell’inaugurazione del ponte dorato, questo è diventato l’attrazione principale del Sun World Ba Na Hills, un parco divertimenti in stile finto-europeo costruito appositamente per intrattenere i viaggiatori vietnamiti. Collega la funivia ai giardini del resort.

Il ponte presenta due mani gigantesche poste a sorreggerlo che sembrano di pietra: l’aspetto vecchio e usurato, affinché sembrino antiche, è dato in realtà dall’uso di fibra di vetro. Le mani sono alte circa 24 metri, larghe circa 13 metri e ciascun dito ha un diametro di 2 metri. L’impalcato metallico è di color giallo oro, da cui deriva il nome del ponte.

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Ponte del drago

Da Nang Vedi su Google Maps >

Immaginate un ponte che ha la forma di un drago e che è in grado di sputare fuoco e acqua.

Esiste davvero: si trova a Da Nang, la vibrante “città dei ponti” del Vietnam centrale. Chiamato in vietnamita Cầu Rồng, è una delle attrazioni più iconiche di Da Nang. La forma, ispirata all’architettura della dinastia Ly, è quella di un maestoso drago che vola verso il Mare Orientale.

Il ponte del drago attraversa il fiume Han ed è oggi la strada più breve per raggiungere il centro di Da Nang dal suo aeroporto. E se il fatto di sputare fuoco non fosse abbastanza, le 15.000 luci LED di cui è ricoperto gli permettono di creare uno spettacolare scenario notturno che lascia senza fiato.

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Ponte coperto giapponese

Hoi An Vedi su Google Maps >

Tra tutti i ponti del Vietnam citati qui, questo è di gran lunga quello più antico le cui origini affondano nella storia del Paese. Il nome vietnamita è Chùa Cầu, che letteralmente significa Ponte della Pagoda, per la presenza del luogo sacro al suo interno. Questo ponte può essere sicuramente considerato una delle costruzioni più significative dell’antica città di Hoi An, patrimonio mondiale UNESCO.

Viene chiamato “ponte giapponese” perché venne effettivamente costruito da uomini d’affari giapponesi intorno al diciassettesimo secolo: fonti storiche vietnamite ne attestano l’esistenza almeno dal 1617.

Il ponte coperto giapponese, pur essendo stato costruito a Hoi An, in Vietnam, è l’armonizzazione e la perfetta combinazione tra cultura vietnamita, giapponese e cinese. Secondo la leggenda, il tempio era usato come una spada che trafiggeva la schiena del mostro Namazu, impedendogli di girarsi e provocando terremoti. 

Lungo 18 metri, questo ponte ha una struttura in legno e mattoni. I francesi appiattirono la carreggiata per le auto, ma la forma originale ad arco è stata ripristinata nel 1986. Sia la pagoda che il ponte sono in legno vermiglio finemente intagliato. Gli ingressi al ponte sono sorvegliati da statue di legno raffiguranti animali: una coppia di cani da un lato, una coppia di scimmie dall’altro. Secondo una teoria, rappresenterebbero l’anno di inizio e l’anno della fine della costruzione del ponte secondo lo zodiaco vietnamita. 

Lo straordinario tetto curvo, che copre ogni centimetro del ponte, è decorato con motivi yin e yang – uno dei marchi di fabbrica della cultura e dell’architettura vietnamita.

Il ponte della pagoda appare sul retro della banconota da 20.000 dong del Vietnam.

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Ponte del bacio

Phu Quoc Vedi su Google Maps >

Una fiaba vietnamita narra di Nguu Lang e Chuc Nu: sono una dea e di un uomo che, in quanto tali, non possono stare insieme. Il loro amore è però così forte che il Cielo consente loro di incontrarsi, una volta all’anno, su un ponte dove possono appena sfiorarsi. Affonda nel mito la costruzione di questo ponte progettato in Toscana e realizzato in Vietnam.

Chiamato in vietnamita Cầu Hôn, il Ponte del Bacio si trova sulla costa sud-occidentale dell’isola di Phú Quốc. Il ponte è composto da due campate da quattrocento metri che però non si incontrano mai, sfiorandosi ad appena cinquanta centimetri l’una dall’altra.

ponti del Vietnam

L’architettura vuole sottolineare le tensioni che si generano tra due amanti nel momento esatto che precede il gesto del bacio. Questa tensione rimarrà quindi sempre costante e infinita, ma il bacio può essere compiuto dalle persone che camminano lungo i due diversi elementi, raggiungendo e compiendo quell’ultimo gesto che le due strutture non faranno mai tra loro. In quest’ottica, dunque, il Ponte del Bacio è un’installazione di arte performativa, che incoraggia il pubblico a partecipare.

Progettato in Italia dall’architetto Marco Casamonti, sarà inaugurato a maggio. Nel frattempo, lo si può vedere nel videoclip della canzone “Em Đồng Ý (I Do)” di Đức Phúc realizzato con la band britannica 911.

Una curiosità: in lingua vietnamita Cầu Hôn, oltre a significare letteralmente “ponte del bacio”, indica la proposta di matrimonio. Non c’è dubbio che, soprattutto per le coppie, visitare il Ponte del Bacio si candidi a diventare una delle cose più romantiche da fare a Phú Quốc.

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