Ancora oggi si sa molto poco sull’arte dei poster di propaganda vietnamita o sugli artisti che l’hanno creata. Ciò potrebbe sembrare incredibile, a vedere le riproduzioni dei manifesti che puntualmente abbelliscono le case di chi ha trascorso una vacanza in Vietnam. Eppure, sono molto più di belle opere d’arte o souvenir: questa forma di arte vietnamita rappresenta un pezzo tangibile della storia recente del Paese.
Per coloro che visitano il Vietnam, le opportunità di vedere poster autentici sono limitate principalmente ai pochi in mostra in alcuni musei. In alternativa, esistono piccole riproduzioni vendute nei negozi che si trovano nei quartieri turistici, che apparentemente hanno una scorta infinita di stampe “originali”. Queste fonti possono, nella migliore delle ipotesi, dare giusto un’idea di quella che è stata quest’arte affascinante e delle tante storie che ha raccontato. Infatti, gli esempi più significativi della gamma e della varietà dell’arte della propaganda vietnamita sono ormai difficili da trovare. Ciò è dovuto anche ai materiali deperibili con cui i manifesti erano realizzati.
I manifesti di propaganda sono stati usati come strumento di comunicazione, per sollevare il morale e per invitare al patriottismo. Spesso si pensa siano incentrati esclusivamente sulla guerra e sulla lotta di liberazione del Vietnam. Eppure, i poster di propaganda vietnamita sono andati molto oltre, promuovendo la pace, sostenendo l’importanza dell’istruzione e del ruolo delle donne. I manifesti sono ancora utilizzati oggi in tutto il Vietnam per comunicare alla gente attraverso questo stile artistico unico e ormai iconico.
Gli albori dei poster di propaganda negli anni Quaranta
Molti credono erroneamente che i primi manifesti siano comparsi durante la guerra, mentre in realtà possiamo farli risalire ai primi anni Quaranta. I poster disegnati in quel periodo si rivelarono molto efficaci nel comunicare messaggi sociali e politici. Ho Chi Minh e Vo Nguyen Giap promossero e sostennero il movimento degli artisti che creavano i manifesti. Entrambi trascorsero tempo con loro per condividere la loro visione.
Convinti del pensiero leninista secondo cui “L’arte non è arte se non diventa propaganda”, volevano che l’arte dei manifesti comunicasse le politiche del governo centrale alla gente. In effetti i poster si rivelarono davvero efficaci per raggiungere l’intera popolazione che in larga parte era rurale.
I poster di propaganda durante la guerra in Vietnam
Con l’infuriare del conflitto, i manifesti divennero fondamentali per rafforzare il patriottismo e per diffondere informazioni. Alcuni artisti rischiarono la vita sia per cogliere momenti da immortalare nei poster sia per poi diffonderli in aree altamente rischiose e pericolose.
Il lavoro degli artisti era considerato come un ennesimo modo per sfidare il nemico e per mostrare la determinazione per l’unificazione del Vietnam, nonché l’ottimismo e la speranza per la pace nel Paese.
Gli artisti e gli stili
Gli artisti, gli studenti e i volontari coinvolti nella produzione della “poster art” erano numerosi: ciò spiega la grande varietà di stili, disegni e motivi.
Inizialmente, quando ancora la propaganda si esprimeva tramite graffiti, gli artisti provenivano dalla Ecole Superieure des Beaux Arts de L’Indocina, dalle scuole di Hue e dalla Ecole des Dessins dell’allora Saigon. Successivamente, quando la “poster art” ha iniziato a svilupparsi, alcuni studenti di quella che nel frattempo era stata ribattezzata Scuola delle Belle Arti di Hanoi vennero selezionati per andare nell’allora URSS per studiare la propaganda sovietica.
Nonostante l’influenza sovietica, i manifesti di propaganda vietnamita svilupparono una forma propria, caratterizzata dallo stile individuale di ogni artista. Le raffigurazioni divennero meno “pesanti” delle loro controparti del blocco sovietico: si affermò rapidamente un’estetica unicamente vietnamita.
I temi ricorrenti
A dispetto dei tempi e delle circostanze tragiche durante cui si sono diffusi i poster di propaganda, sentimenti come l’odio o la rabbia sono rappresentati raramente. Al contrario, i manifesti di propaganda vietnamita trasmettono generalmente messaggi positivi. I poster manifestano il desiderio e la determinazione per l’unificazione nazionale, per la libertà dall’occupazione straniera e per la speranza di pace.
Oltre ad argomenti come la guerra, la resistenza, gli ideali del paese ed i messaggi per sollevare il morale delle truppe, i manifesti di propaganda vietnamita coprivano numerosi temi.
Le donne
Una delle prime cose che le persone di solito notano quando osservano le riproduzioni dei manifesti di propaganda nei negozi turistici è la prevalenza delle donne nelle raffigurazioni. In effetti, gli artisti hanno sempre riconosciuto ampio spazio alle donne nei poster della propaganda, poiché hanno svolto un ruolo decisivo e straordinario durante i tempi difficili del Vietnam.
Molti poster di propaganda vietnamita raffigurano le donne come potenti e forti, il che li rende belli e attuali ancora oggi.
Ho Chi Minh
Considerato uno dei soggetti più amati nei manifesti di propaganda vietnamita, Ho Chi Minh è stato spesso raffigurato insieme con le sue citazioni. Tra le tante frasi di Ho Chi Minh che impreziosivano i poster c’erano spesso anche le celebri “Niente è più prezioso dell’indipendenza e della libertà” e “Il Vietnam ha il diritto di godere della libertà”. In quanto leader della lotta per l’indipendenza e sostenitore dell’arte dei poster, non sorprende che fosse così tanto rappresentato sui manifesti.
Vita rurale e sviluppo del Paese
A parte quello dei militari, era della massima importanza per il partito comunista mantenere alto il morale anche del resto del suo popolo. Il Vietnam è sempre stato una nazione prevalentemente rurale. Per questo motivo, non è un caso che molti poster furono disegnati allo scopo di rivolgersi ai contadini. E la maggior parte di questi aveva una funzione esplicita e specifica: raggiungere la quota agricola annuale. Quindi, se da un lato i manifesti glorificavano i contadini (il cui appoggio era fondamentale per il partito), dall’altro non deve stupire che le immagini eleganti fossero affiancate da testi semplici e asciutti come “Aumenta la produzione di maiale” oppure “Cinque tonnellate di riso per ettaro”.
I poster di propaganda vietnamita oggi
Nonostante oggi i tempi siano profondamente diversi, la “poster art” in Vietnam è ancora presente. I materiali dei manifesti sono cambiati, così come anche le tecniche e le dimensioni. Lo scopo, tuttavia, resta il medesimo: comunicare in modo semplice ed efficace. Le città del Vietnam vengono adornate con manifesti in occasione di eventi importanti che coinvolgono la comunità, per celebrare ricorrenze oppure ancora per dare informazioni ed istruzioni. I manifesti di propaganda sono stati una delle armi che hanno aiutato il Vietnam nel successo iniziale del contrasto alla diffusione del Covid-19. Infatti, nel 2020, le autorità hanno invitato gli artisti della nazione a presentare disegni per i manifesti. Il ministero della cultura vietnamita li ha poi selezionati e affissi per le strade. I poster invitavano a “restare uniti nella guerra al Covid-19” oppure promuovevano comportamenti come l’utilizzo delle mascherine e il distanziamento fisico.
Se i manifesti sono ancora utilizzati, cosa dire allora dello stile iconico che caratterizzava quelli dell’epoca della guerra? Ebbene, alcuni giovani artisti ancora oggi si ispirano a quello stile cimentandosi in creazioni “vintage”. Nel 2020 alcune testate internazionali come il Guardian o il Nikkei Asia Review hanno scritto dell’artista Le Duc Hiep. Ispirandosi proprio allo stile dei vecchi manifesti, ha disegnato un poster che raffigurava due operatori sanitari e il testo “Stare a casa significa amare il proprio Paese”. Al poster, diventato immediatamente virale in patria e all’estero, ne ha fatto seguito un altro per omaggiare il personale medico e tutti gli operatori in prima linea nella lotta al contrasto alla pandemia.
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