Abbigail N. Rosewood è nata in Vietnam. All’età di dodici anni lascia il paese per trasferirsi negli Stati Uniti. Elementi biografici che si ritrovano tra le pagine del suo primo romanzo Se avessi due vite (Edizioni E/O, 2021, tradotto in italiano da Silvia Castoldi).
L’esordio letterario di Abbigail N. Rosewood porta ad interrogarci: apprezziamo le persone che fanno parte delle nostre vite per ciò che sono o per ciò che abbiamo bisogno che siano?
Se avessi due vite non è solo una storia sulla vita in Vietnam e in America. Al contrario, è soprattutto un romanzo di formazione, in cui vediamo la protagonista sviluppare la propria identità. Ci si chiede: come si trova se stessi se non si sa nemmeno cosa si sta cercando?
Molti personaggi all’interno di questo libro non hanno un nome, perché in questo caso i nomi non sono necessari. Non è importante. Ciò che distingue ogni personaggio è il ruolo che esso svolge nell’influenzare la formazione della protagonista del romanzo (anch’essa senza nome) nella sua trasformazione da bambina a donna.
Dal Vietnam agli Stati Uniti (e ritorno)
Il libro è composto da due parti, la prima in cui una bambina di sette anni, voce narrante, arriva in un campo in Vietnam dove sua madre è protetta perché è una figura preziosa del Partito. Non prende parte alla vita ed all’educazione della figlia, consumata da un’ideologia e costantemente preoccupata per il suo lavoro. È uno dei soldati del campo, che lei chiama “il mio soldato”, a prendersi cura della bambina, mostra una gentilezza che non dimenticherà fino alla fine della sua vita. Stringe un’amicizia anche con l’altra unica bambina del campo, la figlia di un addetto alla cucina. Una è in una posizione privilegiata, l’altra non è nessuno: come si intrecceranno le loro vite in futuro?
Abbigail ritrae così la vita del dopoguerra in Vietnam visto attraverso gli occhi di una bambina. In un mondo di uomini, due ragazze sono vulnerabili. E in un mondo di separazioni, l’attaccamento è sia un pericolo che un tesoro.
La seconda parte del libro parla della vita della protagonista a New York, dopo che sua madre l’ha mandata via. Dopo dodici anni nel suo Paese natale, deve trovare un posto in questo nuovo mondo mentre i suoi incubi del passato le danno ancora la caccia. Qui incontrerà Jon e Lilah, che le faranno un sacco di promesse, ma le manterranno? E in che modo quel vicino di casa, che tanto le ricorda il “suo” soldato vietnamita, influenzerà le sue future decisioni di vita?
Tornando in Vietnam, ormai come madre, la storia cambia ancora. Alla fine del romanzo, la protagonista ha davvero due vite e il lettore è lasciato a riflettere: quale amiamo di più, la vita reale o la vita che ci creiamo da soli?
Una scheda dal libro
Titolo: Se avessi due vite
Autrice: Abbigail N. Rosewood
Editore: Edizioni E/O
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 288
Prezzo: 18 euro (qui su Amazon è scontato)
2014-2024:
Questi dieci anni di TuttoVietnam