L’artigianato che proviene, nella maggior parte dei casi, da un contesto rurale “sopravvissuto” all’impatto con la modernità, contribuisce alla tutela dell’identità culturale di ogni nazione. Nei periodi di transizione o crisi economica l’artigianato – che non necessita di investimenti costosi e si basa sull’utilizzo di materie prime locali – può incentivare la creazione di lavoro; un adeguato sviluppo delle attività artigianali che costituiscono attività complementari per i contadini e le contadine, può inoltre contribuire a contenere l’esodo verso le città.
Sviluppare e promuovere le tecniche tradizionali della produzione artigianale integrandole nel processo di sviluppo generale della società significa compiere un passo imprescindibile poiché l’artigianato è parte integrante della cultura di ogni popolo e, al tempo stesso, componente rilevante della sua vita socio-economica.
L’artigianato vietnamita ha una storia millenaria che si dipana all’interno della siepe di bambù, nel cuore di ogni villaggio dove, ancora oggi, manufatti di uso quotidiano o di impiego particolare, vengono prodotti con sapienza e abilità. Ciascun villaggio vietnamita può vantare una sua peculiare produzione: Bat Trang nel campo della ceramica, Dong Ho nel settore delle stampe popolari su carta di riso, Van Phuc e Ha Dong nella lavorazione della seta, Non Nuoc nella lavorazione delle pietre dure e così via…
Il villaggio artigianale professionale, enclave importante nella vita economica e sociale del paese, costituisce un momento di memoria e, al tempo stesso di innovazione poiché le famiglie che di generazione in generazione conservano e si tramandano le tecniche di produzione, permettono ad antichi mestieri – e a nuovi artigiani – di essere partecipi del presente.
“Alle artigiane del Viet Nam – tessitrici, ricamatrici di broccati, ceramiste, decoratrici di lacca, intarsiatrici di argenti, fabbricanti di ventagli e cappelli conici, alle donne del Viet Nam attive e partecipi in tutti i settori della vita sociale e produttiva, fu dedicato l’Emporio d’Indocina di Torino, primo momento visibile di una più vasta azione finalizzata alla promozione della cultura vietnamita in Italia attraverso i prodotti artigianali di pregio del Viet Nam e dei paesi della penisola “indocinese” – ci dice Violetta Borsi del Centro di Studi Vietnamiti di Torino che ha seguito l’evolversi dell’iniziativa. “L’Emporio d’Indocina nacque con il sostegno dell’Università degli studi e dell’Agenzia del Lavoro di Trento e grazie al supporto dell’Associazione Nazionale Italia-Viet Nam, sede regionale del Veneto che qualche anno assegnarono a una borsa di studio a una giovane laureata vietnamita in Economia e Cơmmercio, Nguyen Quiynh Nhu di Trento, per compiere una ricerca sull’artigianato orientale in Italia. Da allora si procedette a passo spedito: l’Emporio collezionò una sua clientela affezionata e fece conoscere oltre che per i suoi oggetti raffinati anche per le iniziative culturali che promuoveva – fra cui le cene vietnamite, le degustazioni di prodotti tipici ed i «tè poetici». Oggi l’Emporio sfortunatamente non è più attivo, ma il sogno nel cassetto di Violetta è quello di poter presto riaprine le porte….
Antonia Benedetto
della Biblioteca Enrica Collotti Pischel
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Foto tratte dalla pagina Facebook ufficiale di: Vietnam Timeless Charm